segunda-feira, 11 de março de 2013

POPOLI NATIVI DEL NIGER




Da oltre 50 anni i popoli nativi del delta del Niger subiscono le conseguenze dello sfruttamento petrolifero: le perdite degli oleodotti, i fiumi e i terreni contaminati e una fortissima incidenza delle malattie respiratorie.
 
 La popolazione però ha iniziato a protestare e sempre più spesso anche le donne alzano la voce: "Quando avevo quindici anni la situazione era esattamente la stessa", racconta Mercy Olowu, portavoce delle donne del popolo Itsekiri.
 
 "Non è cambiato nulla, a parte il fatto che la terra è ancora più contaminata e le nostre condizioni di vita sono ulteriormente peggiorate."
 
 Nell'estate del 2010 Mercy ha occupato insieme ad altre 300 donne del suo popolo il cantiere per la costruzione di un gasdotto dal costo di 800 milioni di dollari USA.
 
 Le donne hanno impedito alla ditta costruttrice di spostare le macchine dal cantiere.
 
 Secondo le donne è scandaloso che il megaprogetto serva a fornire energia a tutta la Nigeria ma che il loro villaggio, situato proprio accanto al gasdotto, non abbia elettricità.

Le donne chiedono un maggiore sostegno economico per i loro villaggi e più posti di lavoro per i giovani del posto.
 
 Senza alcuna prospettiva per il futuro sempre più giovani confluiscono in uno dei gruppi armati che rapiscono tecnici stranieri per un riscatto in denaro da chiedere alle multinazionali energetiche.
 
 "Ma," dice Mercy Olowu, "tutto ciò comporta solo ancora più violenza perché l'esercito e la polizia si vendicano brutalmente su noi donne".
 
 Un'azione punitiva delle forze dell'ordine comporta sempre la distruzione di un villaggio ma anche la violenza e lo stupro delle donne.

Molte donne nel frattempo hanno iniziato ad avere paura anche dei giovani miliziani pesantemente armati. 
 
Le armi rendono i giovani imprevedibili e spesso entrano nei villaggi pieni di rabbia e violenza che a volte finiscono per sfogare su donne e ragazze.
 
 Per questo motivo le donne chiedono il disarmo delle milizie anche se queste sostengono di lottare per i diritti della popolazione nativa.

Ulrich Delius
 
Postato per JUSSARA SARTORI
Scrittora, Poetessa & Freelancer


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