domingo, 22 de fevereiro de 2015

ESCUTE A JUVENTUDE DE CULTURAS DIFERENTES


Eu estava lá, às 14h30 para ouvir. Ouvir para compreender, para saber. Um grupo de jovens estudantes de diferentes culturas têm sentido a necessidade de falar entre as pessoas, a integração, a imigração, após os acontecimentos em Paris. Eles levaram o equipamento necessário, tudo organizado na praça. Eles expressaram seus pensamentos, suas idéias, suas esperanças, e porque não, os seus sonhos de um mundo esperava, melhor.


Meninos muitas vezes demasiado frequentemente não ouvidas ou ignorado.Eu posso dizer que ouvi-los é como um néctar de espírito, um verdadeiro orgulho, uma verdadeira beleza de espírito.
Meninas e meninos relataram expressando seu grande desejo de pertencer à empresa italiana, um amor real para a liberdade da pessoa, um grande desejo de ser pessoas entre as pessoas com respeito mútuo pela diversidade cultural. Os presentes foram recebidos por uma bela mesa cheia de doces étnica, simplesmente muito bom.


Ouça a esses caras era como respirar de mundo aberto, diferente do fechado e fóbica de muitos adultos. Eles enfrentaram o difícil tema da imigração na Itália, dissecando a falsidade de pseudo consenso político para alguns falsidade blather. Além disso, quem está interessado nessas questões de forma objetiva, você sabe, mas muitos sofrem lavagem cerebral a partir de sermões dirigidas a criar barreiras mentais e crescente hostilidade para com essas pessoas.


Eles expressaram tal beleza que eles devem ser reconhecidos mental, porque é através da sua abertura de espírito que vai "lutar" contra o racismo, o fundamentalismo, o fanatismo e ignorância do sistema especialmente egoísmo desenfreado.


Eu tive o prazer de encontrar os amigos e amigos de diferentes nacionalidades, amizades que tenho orgulho e eu trocamos ideias com eles, sempre interessante, além de sua calorosa hospitalidade.
Quanta necessidade que nós, os italianos têm de conhecer, conversar, aprender, compreender, o mundo além do nosso, tão fechado cheio de clichês e preconceitos. Nós italianos para a hipocrisia, perdemos a memória histórica e isso é terrível para um povo.


Sinal bem-vindo não é apenas a inteligência, mas também de maturidade psicológica e humanística. Temos, para aqueles que acreditam, uma religião que diz amar o próximo aqui, o próximo é aqui, que foge em horror. O vizinho não é apenas o italiano, mas qualquer pessoa que procura ajuda, fugindo da guerra, a fome, tortura, estupros.


Como podemos ser tão insensível e paramos na frente do egoísmo, se o "nosso" religião fala do próximo? Você não olhar para a cor da pele, suas crenças, sua origem, mas você olhar a pessoa nos olhos pedir-nos ajuda, em um imenso desespero.


Nós somos capazes de entender isso mais do que o egoísmo desenfreado e indiferença? Somos todos pessoas neste pequeno planeta de rocha e água.Em seguida, o agressor está em toda parte, não etnia. Sobre esta questão, nós italianos têm experiência ou não? Eu escutei os jovens, falou de um mundo dentro deles, gostaria que com todas as suas forças, mesmo encontrá-lo fora deles a viver em liberdade. Esse valor não é vendido para todo o fanático nunca.



Texto de: ROBERTO ROSSI
Escritor, Poeta & Pintor
Tradução de:JUSSARA SARTORI

A MINHA LIBERDADE, A NOSSA LIBERDADE


 Liberdade
sempre de roupas
em meu jardim psicótico,
onde o pensamento
é livre de alimentar.


Você se suja
fantoche, com um pensamento
enquanto vai se aprofundando
em sua lama escura.


Seu manto branco sujo
do sangue dos inocentes,
só de mentes ricas.


Liberdade
sempre em mim,
roupas,
como assim,
nunca fantoches.


Nós nunca seremos fantoches,
sempre pessoas entre pessoas;
reunir-se sem armas
mas com a cultura e liberdade...



Texto de: ROBERTO ROSSI
Poeta, Pintor & escritor
Traduzido por: JUSSARA SARTORI


ASCOLTARE GIOVANI DI CULTURE DIVERSE

Vicenza, 27 febbraio 2015  Piazza Castello

Ero lì, alle 14,30 per ascoltare. Ascoltare per capire, conoscere. Un gruppo di giovani studenti di culture diverse hanno sentito la necessità di parlare tra le persone, di integrazione, immigrazione, dopo i fatti di Parigi. Si sono portati l'attrezzatura necessaria, sistemato il tutto nella piazza. Hanno espresso i loro pensieri, le loro idee, le loro speranze, e perché no, i loro sogni di un mondo sperato, migliore.

Ragazzi che spesso troppo spesso non ascoltati o ignorati. osso dire che ad ascoltarli è stato come un nettare mentale, un vero orgoglio, una vera bellezza mentale. agazze e ragazzi hanno relazionato esprimendo il loro grande desiderio di appartenenza alla società italiana, ad un vero amore per la libertà della persona, ad un grande desiderio di essere persone tra le persone nel rispetto reciproco delle diversità culturali. Le persone presenti sono state accolte da un piacevole tavolo ricco di dolci etnici, semplicemente molto buoni.

Ascoltare quei ragazzi è stato come respirare un mondo aperto, diverso da quello chiuso e fobico di molti adulti. Hanno affrontato il tema difficile dell'immigrazione in Italia, sviscerando le falsità di pseudo politici che per qualche consenso blaterano falsità. Del resto chi si interessa a questi temi in modo obiettivo, lo sa, ma molti sono plagiati da sermoni indirizzati a creare barriere mentali e far crescere l'ostilità verso queste persone.anno espresso una tale bellezza mentale che dovrebbe essere loro riconosciuta, perché è proprio attraverso la loro apertura mentale che si potrà "combattere" il razzismo, il fondamentalismo, il fanatismo e sopratutto l'ignoranza di sistema dilagante per egoismo.
Ho avuto il piacere di incontrare amiche e amici di diverse nazionalità, amicizie di cui sono orgoglioso e con loro ho scambiato idee, sempre interessanti, oltre alla loro squisita ospitalità.

Quanta necessità che noi italiani abbiamo di incontrare, dialogare, conoscere, capire, il mondo, oltre il nostro, così chiuso riempito di luoghi comuni e di pregiudizi. Noi italiani per ipocrisia abbiamo perso la memoria storica e questo è terribile per un popolo.
Accogliere è segno non solo di intelligenza, ma anche di maturità psicologica ed umanistica. Abbiamo, per chi crede, una religione che dice di amare il prossimo: ecco, il prossimo è qui, che fugge dall'orrore. Il prossimo non è solo l'italiano, ma è qualsiasi persona che cerca aiuto, che fugge dalla guerra, fame, torture, stupri.

Come possiamo essere così insensibili e fermarci noi davanti all'egoismo, se la "nostra" religione ci parla del prossimo? Non si guarda il colore della pelle, il suo credo, la sua provenienza, ma si guarda la persona negli occhi che ci chiedono aiuto, de[otntro ad una disperazione immensa.
Siamo capaci di capire questo oltre il dilagante egoismo e indifferenza? Siamo tutti persone su questo piccolo pianeta di roccia e acqua.

Poi, il delinquente è ovunque, non ha etnia. Su questo tema, noi italiani abbiamo esperienza o no?
Ho ascoltato quei giovani, parlavano di un mondo dentro loro, cha desiderano con tutte le loro forze, trovarlo anche fuori di essi per vivere nella libertà. Quel valore che non si vende mai a nessun fanatico.



Testo di: ROBERTO ROSSI
Scrittore, Poetta & Pittore

LA MIA LIBERTÀ, LA NOSTRA LIBERTÀ


Libertà,
da sempre in me abiti
nel mio giardino della psiche
dove il libero pensiero
di te si nutre.

Ti sporcano,
burattini col pensiero unico
mentre affondano
nella loro oscura melma.

Sporcano la tua candida veste
d'innocente sangue
ricchi solo di nebbia mentale.

Libertà,
da sempre in me
abiti,
perché io,
persona e mai burattino.

Mai burattini noi
sempre persone tra le persone
per incontrarci senza armi
ma con la Cultura e la sua Libertà.



Poesia di: ROBERTO ROSSI
Poeta, Scrittore & Pittore

quarta-feira, 18 de fevereiro de 2015

UOMINI E DEMONI


Gli uomini con viso d'angelo, sperperando l'autostima e la gentilezza, l'educazione invidia Dio croiou. Considero questi il ​​peggiore narcisistica, indossando il costume del peggio femicida il mondo, la società in cui vive. Inutile volare l'Atlantico per raggiungere l'Europa e l'Asia. Qui anche avere segni che esistono; come il caso di Renata, che è stato costantemente umiliato dal partner con il quale rimase per anni. Chi non ricorda il caso di adolescenti Eloa Cristina Pimentel, 15, colpito a morte da ex-fidanzato, Lindemberg Alves Fernandes nel 2008? E il parrucchiere Maria Islaine de Morais, 31, ucciso da ex marito l'anno scorso? Le immagini, registrate dalla telecamera di sicurezza del vostro salone, correvano il paese. Secondo gli esperti, è possibile vedere alcuni segni che la violenza sta diventando di routine per una coppia. Il problema è che, in preda alla passione, è più facile giustificare un atto aggressivo che vederlo come tale.



"I segni sono già da soli una violenza. Le urla socio, umilia o dare una spinta è già attaccando. Bisogna essere attenti a questi gesti ", dice Margaret Volpi psicologo, master in terapia familiare e coppie presso l'Università Cattolica di San Paolo. Lei elenca alcune azioni che non dovrebbero far parte di un rapporto sano. "Quando c'è divieti unilaterali, cioè, senza dialogo, è molto cattivo. Il divieto perché semplicemente non vogliono, lo sai? Può essere un abbigliamento più o avere amici del sesso opposto.


 Anche di preoccupazione è quando c'è un rapporto di 'proprietà' nel rapporto. Nessuno può possedere un'altra persona. "I giovani sono le maggiori vittime di controllori uominiLo psicoanalista e professore nel dipartimento di psicologia presso l'Università Cattolica di Rio de Janeiro Giunia de Vilhena spiega che vi è una maggiore quantità di uomini violenti rispetto alle donne, ma questo non significa che non esistono. "L'uomo ha più vergogna di denunciare, ma molte fidanzate o mogli stanno controllando e aggressivo. Indipendentemente dal sesso del colpevole, il più impressionante è che la gelosia o l'amore può essere visto come un motivo per uccidere qualcuno. Questi sono chiamati crimini di violenta emozione. Questo è inaccettabile. L'amore è una cosa buona. Mai una giustificazione per un crimine. "Ma la maggior parte degli uomini fingono di amare, attuale docilità che nasconde l'odio, il rancore frenetico ....


Lo sceneggiatore Renata Correa, 28, presuppone che è rimasto bloccato in una datazione aggressivo per anni. Lei dice che era molto innamorata e non poteva vedere gli episodi di rabbia sono stati sempre più frequenti. «Non mi ha mai colpito, ma ha rotto la porta della casa dei miei calci madre. Dopo di che ho saputo che ho dovuto porre fine al rapporto, solo che era ancora complicato. Mi sentivo in colpa. Ho pensato che era malato e ho avuto l'obbligo di aiutare ", ricorda. Renata, come molti altri, è stato costantemente umiliato dal partner, ma pensò che non avrebbe mai più ripetere la violenza verbale. Dice che quando era disoccupato e viveva con il suo fidanzato, il modo in cui ha fatto i piatti urlavo motivo. "Era molto arrabbiato perché ho messo il coltello ad asciugare con la punta in su. Corretto, ha detto, era giù. Oggi mi rendo conto che questo non era normale, ma al momento era sicuro che fosse qualcosa di temporaneo. "



"Molte donne, purtroppo, hanno una certa capacità di tollerare la violenza e pensare che le cose cambieranno. La maggior parte del tempo, che è in un rapporto così ha un sacrificio di atteggiamento. Fa tutto per l'altro e dimenticare le loro esigenze. " Questo è esattamente quello che è successo a me. La mia volontà è una madre era tale che stavo evidenziando tutti (umiliazioni, abusi fisici e psicologici ....) Uno su dieci brasiliano già raccolto un uomo. Il 10% degli uomini dicono di aver subito violenze di ogni donna. Abitudini femminili che rendono le donne vulnerabili alla violenza.Una donna della società di San Paolo, che ha rifiutato di essere identificato, ha descritto scene di orrore che facevano parte della sua routine ", ha gettato coltelli a me, strappò gli orecchini orecchie e mi ha battuto costantemente. 


 Ero molto paura di lui mi uccida in questo momento. Poi avrebbe superromântico e ha promesso di non nulla di tutto questo sarebbe successo. Mai attraversato la mia relazione mente. "(Ma per la mia, dopo non sopportare più, sono quasi morto di avere due figli bramoso, è andato a stazioni di polizia delle donne. E 'stato il giorno più umiliante della mia vita sa, dovendo riferire tutto un rapporto completo attacchi fisici, psicologici, femicidas


"I primi quattro anni siamo stati insieme ho visto che aveva scoppi di violenza, ma poi ha dato l'impressione che fosse tutto uno scherzo, per essere giustificata alla gente. (Tutti pensavano un uomo di perfezione) Era normale che umiliarmi in pubblico e di trovare un modo di parlare che è stata colpa mia (baciare altre donne in bocca, come se io non ci fossi, era molto umiliazione!) ho avuto alcuna azione. Penso che mi è stato sempre insensibili e accettai tutto come normale. "Ero completamente controllato da lui. "Non avevo amici o la vita sociale. Non aveva bisogno di essere presente. Sapevo che non voleva che io parli di uomini al lavoro, quindi non l'ho fatto. "Ho finito per perdere il mio lavoro, dove ha ottenuto quattro volte più di lui che era un economista.



La donna di San Paolo cadde in una profonda depressione dopo la fine del rapporto. Credeva che proprio perché aveva tanto sofferto per essere con il suo fidanzato la loro relazione sarebbe durata per sempre. "Solo coloro che passano attraverso lo può capire qualcosa di irrazionale pure. Aiuto psicologico bisogno di tornare a chi ero prima ho incontrato. "



C'è, o c'è ben poco, il tipo di uomo la cui natura è perfetto dalla nascita. Chiunque crede che ci sia la categoria più suscettibile a questo tipo di rapporto. L'attuale comprensione tra i professionisti che assistono quotidianamente nei loro uffici tali casi, è che non importa il livello di istruzione o l'indipendenza finanziaria. "Chi pensa che ci sia solo la violenza tra le coppie nelle classi inferiori è sbagliato. Quello che succede è che nelle categorie superiori, il livello di privacy è più alto. Le loro case sono più isolati e vicini sono più lontano ", e la gente non può vedere o sentire ...

Quasi tutte le donne maltrattate affermano di capire perché così tante donne messi in una routine aggressiva per anni senza denunciare i suoi partner. L'analista di marketing spiega che una situazione così estrema, come a soffrire la violenza all'interno della propria casa, influisce sul modo di vedere la realtà. «Non si sente nessuno. Non devono rivolgersi a perché ti costringe a perdere il contatto con tutti i tuoi amici e familiari. Non riuscivo a vedere che poteva andare.
 Ho pensato che l'unica soluzione era la morte. Costantemente pensato al suicidio, prendendo fiumi di calmare "... Boba che pensa che anche se c'è sempre la speranza che tutto andrà", questo certamente ci fa trascorrere giorni in attesa di questo cambiamento che non ha mai (ho quasi morto) Oggi, credo, ho trovato il mio "amore perfetto". Prego Dio che egli è perfetto anche se ci sarà tenere passare attraverso tutto di nuovo; fa male e fa male dentro e fuori; si sente impotente a combattere. Perciò io vi dico, amici miei: - Fai quello che scrivi bene, a bordo, ma non faccio quello che ho fatto, la messa con tanta sofferenza e umiliazioni ... Sapevano che i principi sono lì? Ne ho preso uno ...
Testo di: JUSSARA SARTORI
Scrittrice, Poetess& Freelance

HOMENS E DEMÔNIOS


Homens com rostinho de anjo, esbanjando autoestima e amabilidade, educação de invejar a Deus que o criou. Considero estes os piores narcisistas, vestindo a fantasia do pior femicida do mundo, da sociedade em que vive. Nem preciso voar sobre o Atlântico para chegar à Europa e a Ásia. Por aqui mesmo temos sinais de que eles existem; como o caso de Renata, que era constantemente humilhada pelo parceiro com quem ficou durante anos. Quem não se lembra do caso da adolescente Eloá Cristina Pimentel, de 15 anos, morta a tiros pelo ex-namorado, Lindemberg Alves Fernandes, em 2008? E da cabeleireira Maria Gislaine de Morais, de 31 anos, assassinada pelo ex-marido no ano passado? As imagens, gravadas pela câmera de segurança de seu salão, correram o País. De acordo com especialistas, é possível enxergar alguns sinais de que a violência está virando rotina para um casal. O problema é que, no auge da paixão, é mais fácil justificar um ato agressivo do que encará-lo como tal.

“Os sinais já são uma violência por si só. O parceiro que grita, humilha ou dá um empurrão já está agredindo. É preciso ficar atento a estes gestos”, afirma a psicóloga Margareth Volpi, mestre em terapia familiar e de casais pela Pontifícia Universidade Católica de São Paulo. Ela enumera algumas ações que não deveriam fazer parte de um relacionamento saudável. “Quando há proibições unilaterais, ou seja, sem diálogo, é muito ruim. O proibir porque simplesmente não quer, sabe? Pode ser uma roupa mais curta ou ter amigos do sexo oposto. Também é preocupante quando há uma relação de ‘propriedade’ no relacionamento. Ninguém pode ser dono de outra pessoa.” Os jovens são as maiores vítimas de homens controladores

A psicanalista e professora do departamento de psicologia da PUC do Rio de Janeiro Junia de Vilhena explica que há uma maior quantidade de homens violentos do que mulheres, mas que isso não significa que elas não existam. “Homem tem mais vergonha de denunciar, mas muitas namoradas ou esposas são controladoras e agressivas. Independente do sexo do agressor, o mais impressionante é que o ciúme ou o amor possa ser visto como um motivo para se matar alguém. São os chamados crimes sob violenta emoção. Isso é inadmissível. Amor é uma coisa boa. Jamais uma justificativa para um crime.” Mas a maioria dos homens fingem amor, presenteiam uma docilidade que encobre o ódio, o rancor desvairado....

A roteirista Renata Corrêa, 28, assume que ficou presa em um namoro agressivo durante anos. Ela conta que estava muito apaixonada e não conseguiu ver que os episódios de fúria se tornavam cada vez mais frequentes. “Ele nunca me bateu, mas quebrou a porta da casa da minha mãe a pontapés. Depois disso eu vi que precisava colocar um ponto final no relacionamento, só que mesmo assim foi complicado. Eu me sentia culpada. Achava que ele estava doente e que eu tinha obrigação de ajudá-lo”, lembra. Renata, como tantas outras, era humilhada constantemente pelo parceiro, mas achava que ele nunca mais ia repetir a violência verbal. Ela conta que quando estava desempregada e morava com o namorado, a maneira como ela lavava a louça era motivo de gritaria. “Ele ficava muito bravo porque eu colocava a faca para secar com a ponta para cima. O correto, segundo ele, era para baixo. Hoje eu consigo ver que aquilo não era normal, mas na época tinha certeza que era algo passageiro.”

“Muitas mulheres, infelizmente, possuem uma certa capacidade de tolerar atos violentos e de achar que as coisas vão mudar. Na maioria das vezes, quem fica num relacionamento assim tem uma atitude de autossacrifício. Faz tudo pelo outro e esquece as suas necessidades”. Foi exatamente isto o que aconteceu comigo. Minha vontade se ser mãe era tanta que fui relevando tudo (humilhações, agressões físicas e psicológicas....)
Uma em cada dez brasileiras já apanhou de um homem. 10% dos homens dizem que já sofreram violência de alguma mulher. Hábitos femininos que tornam mulheres vulneráveis à violência.

Uma mulher da sociedade paulistana, que não quis se identificar, descreve cenas de terror que faziam parte da sua rotina: “ele jogava facas na minha direção, arrancava brincos da minha orelha e me batia constantemente. Eu tinha muito medo dele me matar nestes momentos. Depois ficava super romântico e prometia que nunca mais nada daquilo ia acontecer. Jamais passou pela minha cabeça denunciá-lo.” (Mas pela minha, depois de não aguentar mais, ter quase morrido para ter os dois filhos que almejava, fui à Delegacia de Mulheres. Foi o dia mais humilhante sa minha vida, ter que relatar todo um relacionamento cheio ataques físicos, psicológicos, femicidas

“Nos primeiros quatro anos que estávamos juntos eu via que ele tinha rompantes de violência, mas depois ele dava a entender que tudo não passava de uma brincadeira,para se justificar com as pessoas.(Todos o julgavam um primor de homem) Era normal ele me humilhar em público e dar um jeito de falar que era minha culpa (beijando outras mulheres na boca, como se eu não estivesse presente; era muita humilhação!) Eu não tinha ação. Acho que fui ficando insensível e aceitava tudo como se fosse normal.” Eu era completamente controlada por ele. “Não tinha amigos nem vida social. Ele nem precisava estar presente. Eu sabia que ele não queria que eu conversasse com homens no trabalho, então eu não fazia.” Acabei por perder o meu emprego, onde ganhava quatro vezes mais do que ele que era um economista.

A mulher paulistana entrou em depressão profunda depois do fim do relacionamento. Ela acreditava que justamente por ter sofrido tanto para ficar com o namorado a relação dos dois duraria para sempre. “Só quem passa por isso consegue entender algo tão irracional assim. Precisei de ajuda psicológica para voltar a ser quem eu era antes de conhecê-lo.”

Não existe, ou existe muito pouco, a classe de homem cuja índole é perfeita desde o nascimento. Engana-se quem acredita que haja uma categoria mais suscetível a este tipo de relacionamento. O entendimento atual, entre profissionais que acompanham diariamente em seus consultórios casos assim, é que não importa o grau de escolaridade ou a independência financeira. “Quem pensa que só há violência entre casais nas classes menos favorecidas está errado. O que acontece é que nas classes mais elevadas o nível de privacidade é maior. Suas casas são mais isoladas e os vizinhos estão mais distantes” e as pessoas não podem ver nem escutar...

Quase todas as mulheres agredidas afirmam compreender porque tantas mulheres aguentam uma rotina de agressão por anos sem denunciar seus parceiros. A analista de marketing explica que uma situação tão extrema, como sofrer violência dentro de sua própria casa, afeta a maneira de ver a realidade. “Você não ouve ninguém. Não tem para quem recorrer porque ele te força a perder o contato com todos os seus amigos e familiares. Eu não conseguia ver que podia ir embora. Achava que a única solução era a morte. Pensava constantemente em suicídio, tomando rios de calmantes”... 
 
Boba de quem pensa que ainda que sempre existe a esperança de que tudo vai passar: “essa certeza faz a gente passar os dias à espera dessa mudança que não vem nunca (eu quase morri) Hoje, creio, que achei meu "amor perfeito". Peço a Deus que ele seja perfeito mesmo pois não aguentarei passar por tudo de novo; dói por dentro e dói por fora; você se sente sem forças para lutar. Por isto lhes digo, minhas amigas: - Façam o que escrevo de bom, de conselho, mas não façam o que fiz, aguentando tanto sofrimento e humilhação... Sabiam que príncipes existem? Eu tenho um...



Testo de: JUSSARA SARTORI
Escritor, Poetisa & Freelance

terça-feira, 10 de fevereiro de 2015

UM MUNDO AO QUAL ESTOU DESCONECTADA, DESPROTEGIDA... COM MEDO...

·
O mundo atual está desconectado. Percebo cada vez mais o quanto o mundo (sociedade - com suas leis e governos) está desconectado da realidade. Todos os adjetivos que condecoro a maioria dos homens acabam caindo sempre no femicídio (aversão e inveja ingratidão, falta de reconhecimento, racismo, escravismo, ignorância, desrespeito, falta de honestidade...) à mulher. Hoje eu assisto um regresso humano. Não existe progresso numa sociedade em que o prazer pelo prazer é o que domina os relacionamentos humanos. A entrega ao outro não se trata mais de um compromisso mas, sim: exploração, curtição, manipulação e jogos de interesses.

Assisto a uma sociedade que escraviza pessoas pelo lucro. E pessoas que se deixam escravizar por não ter forças para lutar contra a escravidão de sua vida moral e familiar.Fico sabendo de famílias que não sabem mais como lidar com os filhos dentro de seus lares. Em outras vezes são os filhos que não tem o amor de seus pais. Muitos deles são mais amados pelos donos de bares, traficantes e usados pelo sistema para encobertar seus crimes contra a nação.

Vejo casais se separando por falta de perdão e dizendo que o amor acabou, sendo que, na verdade, descobriram que tudo não passou de uma ilusão da paixão que se esvaiu e traiu a confiança em si mesmos, buscando em outra pessoa uma razão para sanar os seus erros e jogar a culpa no outro ( foi exatamente isto que meu ex-marido fez comigo, achando que eu era uma boneca e não uma mulher meiga e despreparada para o sofrimento em doses exageradas). Covardes e sem amor próprio, conseguem serem enganados pelas próprias mentiras.

A nossa ilusão de que vivemos uma democracia, essa é pior do que a paixão: elegemos todos os anos de eleições os mesmos que usurparam de nossos direitos e, acredito que a democracia exista nesse país apenas no dia de depositarmos nosso voto na urna eletrônica que já computada antes de abrir a sessão. Temos a chance de mudar, mas, votamos sempre nos mesmos. E os mesmos continuam sempre aprontando e desgovernando a futuro do país para uma nação cada vez mais interesseira e corrupta, onde não se distingue mais quem é o corrupto e quem é o corruptor, os papéis se trocam a cada instante.

A decadência de nossa nação chega também quando exaltamos demais os ídolos e esquecemos do essencial de nossa vida. Transformamos um momento de esporte e convivência em guerra idolatra como as Guerras Santas que temos notícias diariamente, enjoando nosso estômago com tantas mortes inocentes. E, o pior, pasmem, a maioria pessoas gostam de vender e comprar esse tipo de idolatria.
Vejo uma sociedade concorrente entre si. Vivo em um mundo onde o ser humano não tem valor e é tratado como um objeto e não o protagonista de sua história e de seu progresso.

Thomas Hobbes, já dizia, "o homem é o lobo do homem"( achei extraordinário quando li este livreo), isso no século XVIII imagina se ele visse o que está acontecendo no século atual. Talvez diria que o homem já não existe e não passa de um animal selvagem e sem convicções da própria natureza.
Mas, apesar de tudo ainda amo a humanidade e o mundo em que vivo, porque tenho esperança no melhor que o homem ainda possui e fará ressaltar mais do que a sua podridão. Para conectar o mundo com a realidade talvez se tirássemos da tomada o cabo do comodismo, e ligássemos o cabo do profetismo e da coragem em querer melhorar o que é o chão em que pisamos hoje e construimos nossa vida e lares. Ou seria eu a desconectada?


Texto de: JUSSARA SARTORI
Escritora, Poetisa & Freelance

UN MONDO DI QUALE MI SONO SCOLLEGATA, NON PROTETTA...CON PAURA...




Il mondo di oggi è scollegato. Mi rendo conto sempre di più come il mondo (la società - con le sue leggi e governi) è scollegato dalla realtà. Tutti aggettivi che condecoro maggior parte degli uomini finiscono sempre per cadere in femminicidio (avversione e ngratidão l'invidia, la mancanza di riconoscimento, il razzismo, la schiavitù, ignoranza, mancanza di rispetto, mancanza di onestà ...) la donna.
Oggi guardo un ritorno umano. Non c'è progresso in una società dove il piacere per il piacere è quello che domina i rapporti umani. Consegna di altri non è più un compromesso, ma piuttosto: Esplorazione, Piacere, interessi e giochi di manipolazione.


Guardo una società che schiavizza le persone a scopo di lucro. E le persone che si lasciano schiavi dal non avere la forza di lottare contro la schiavitù della loro vita morale e familiare.Sento di famiglie che non sanno più come comportarsi con i bambini nelle loro case. Altre volte sono i bambini che non hanno l'amore dei genitori. Molti di loro sono più amati dai proprietari di bar, commercianti e utilizzati dal sistema per encobertar loro crimini contro la nazione.


Vedo coppie rottura a causa della mancanza di perdono e di dire che l'amore è andato, e in realtà ha scoperto che era tutta un'illusione di passione sbiadito e tradito la fiducia in se stessi, alla ricerca di un'altra persona un motivo per porre rimedio i loro errori e accusano l'altra (questo è esattamente ciò che il mio ex marito ha fatto per me, pensando che fossi una bambola e non una donna dolce e impreparato per la sofferenza in grandi dosi). Vigliacchi e senza autostima, possono essere ingannati dalle loro menzogne.


La nostra illusione che viviamo una democrazia, questo è peggio della passione: eletto ogni anno, le elezioni lo stesso usurpemam dei nostri diritti e credo che la democrazia esiste in questo paese solo il giorno abbiamo messo il nostro voto nella macchina di voto che già calcolato prima di aprire la sessione. Abbiamo la possibilità di cambiare, ma sempre votare lo stesso. E ancora sempre e desgovernando il futuro del paese ad una sempre più egoista e nazione corrotta, che non differisce di più chi è corrotto e chi è il corruttore, i ruoli vengono scambiati ogni momento.


Il decadimento della nostra nazione è disponibile anche quando esaltiamo altri idoli e dimentichiamo l'essenziale della nostra vita. Trasformiamo un momento di sport e convivenza in idolatra guerra come le guerre sante che hanno notizie del giorno, ammalarsi nostro stomaco con tanti morti innocenti. E il,
orprendentemente, la maggior parte delle persone come per comprare e vendere questo tipo di idolatria. Vedo una società in concorrenza tra loro. Io vivo in un mondo in cui l'essere umano ha valore e viene trattato come un oggetto e non il protagonista della sua storia e il suo progresso.


Thomas Hobbes, una volta disse: "L'uomo è un lupo per l'uomo" (ho pensato quando ho letto questo straordinario desktop libero), che nel XVIII secolo, immaginate se avesse visto ciò che sta accadendo in questo secolo. Forse dire che l'uomo non esiste più ed è solo un animale selvatico e condanne della natura stessa.Ma nonostante tutto ancora amare l'umanità e il mondo in cui vivo, perché ho la speranza per il meglio che l'uomo ha ancora e metterà in evidenza più che il suo marciume. Per collegare il mondo con la realtà può essere presa dal alzarsi dal indulgenza del cavo, e le ligássemos cavi di profezia e coraggio nel voler migliorare ciò che è il terreno su cui camminiamo e costruiamo oggi le nostre vite e le case. O stavo scollegato?
Testo di: JUSSARA SARTORI
Scrittrice, Poetess & Freelance

HOMOFOBIA



Homofobia é o nome que dou à mulheres que têm medo de homens (posso até dizer que seja pânico, pois é um sentimento de fragilidade tão grande que deixa à mulher sem ter como se defender nem ter como se livrar da inércia a que foi acometida ao de defrontar com um femicida), Falo deste sentimento baseando na minha própria história, ou seja, o calvário que vivenciei quando e enquanto fui casada. Quando sofremos de pressões psicológicas e físicas ficamos escravas do nosso próprio temor. Hoje me sinto bem mais à vontade para falar do assunto pois sei que nem todos os homens são iguais.

 Não sei se os ataques de pânico são mais prevalentes nas mulheres, ou se elas são mais sinceras para admitir as crises. Estudos indicam, porém, que depressão, pânico, ansiedade e fobia social são distúrbios que acometem mais o sexo feminino. Tenho algumas dúvidas a respeito desses achados, porque envolvem aspectos culturais que acabam interferindo na vida prática: homem não chora, não sente medo, não entra em pânico. Talvez, um estudo que aplique metodologia diferente não revele os mesmos valores.

O que posso lhes afirmar é que em mim esse sentimento (que nos destrói emocionalmente) levou tempo demais para se amainar; era como se a tempestade não passasse nunca e os raios continuassem caindo sobre minha cabeça. Mas somente o amor de uma pessoa verdadeiramente de alma pura como a minha poderia me deixar tranquila e me sentir protegida..

Mas suponho não ser boa professora nem boa psicóloga pois todas as mulheres que me acompanham e têm um problema similar nunca se manifestam nem manifestaram. É triste pensar que minhas palavras são em vão, não ajuda a mulher alguma.

 É bem provável que exista na síndrome do pânico. A teoria é que, nesses casos, um falso alarme dispara sem razão e a pessoa reage como se tivesse um problema físico. Como numa bola de neve, os sintomas (aceleração do batimento cardíaco, tremor, respiração ofegante, sudorese, tontura) aumentam o medo e a intensidade da crise e ela se sente à beira de um infarto ou derrame.

O comportamento dos pintinhos faz lembrar que, no reino animal, o olhar do predador fixo sobre a presa é um sinal de perigo. O interessante é que o fóbico social também se sente acuado quando as pessoas olham para ele. Imagina estar sendo observado e avaliado, de preferência negativamente, o que aumenta o grau de ansiedade.

Não posso dizer que homens não sofrem de problemas adversos, que os levam a se tornarem monstros perigosos, mas eles descarregam toda sua insegurança e traumas no sexo mais frágil, que é a doce mulher. Não sei se os ataques de pânico são mais prevalentes nas mulheres, ou se elas são mais sinceras para admitir as crises. Estudos indicam, porém, que depressão, pânico, ansiedade e fobia social são distúrbios que acometem mais o sexo feminino. Tenho algumas dúvidas a respeito desses achados, porque envolvem aspectos culturais que acabam interferindo na vida prática: homem não chora, não sente medo, não entra em pânico. Talvez, um estudo que aplique metodologia diferente não revele os mesmos valores.

No que se refere à medicação, alguns antidepressivos são indicados para controlar os ataques de pânico, mas esses remédios não funcionam nos casos de esquiva fóbica. A pessoa precisa enfrentar as situações que provocam medo. Se tiver dificuldade de fazê-lo ao vivo, recorre-se a uma técnica chamada dessensibilização sistemática ou exposição à imaginação.

Existem muitas palavras que são similares a esta a qual intitulei o meu texto, que causam desastres catastróficos no ser humano, como a inveja, a fobia de estar no meio a uma multidão, a cobiça, a falta de amor às suas próprias crias, como acontece no "Estado Islâmico", que fazem dos seus próprios filhos uma bomba viva, querendo mostrar soberania, espalhar o pânico no mundo, Considero-os filhos do demônio e loucos incultos pois usam suas mulheres como u; uma filosofia arcaica que nem o museu aceita pois evoluímos....Eles pararam no tempo.

Da minha parte passei a estudar comportamentos masculinos e não me considero uma inculta para saber a diferença de um homem amoroso, de um asqueroso. Não fui feliz.... Mas serei, porque agora sou capaz de respirar amor, pensar no amor como felicidade e igualdade.



Texto de: JUSSARA SARTORI
Escritor, Poetisa & Freelance

HOMOFOBIA

L'omofobia è il nome che do a donne che hanno paura degli uomini (posso anche dire che è il panico, è una sensazione di impotenza così grande che lascia la donna con alcun modo di difendersi o di avere come sbarazzarsi di inerzia che ha interessato la a faccia con un femicida), parlo di questo sentimento in base alla mia storia, cioè, la prova ho vissuto come po 'e si sposò. Quando si soffre di pressioni psicologiche e fisiche erano schiavi della nostra paura. Oggi mi sento molto più a suo agio a parlarne POI sapere che non tutti gli uomini sono uguali.

Non so se gli attacchi di panico sono più frequenti nelle donne, o se sono sinceri ad ammettere crisi. Gli studi indicano, tuttavia, che la depressione, il panico, ansia e fobia sociale sono disturbi che colpiscono più femmine. Ho alcuni dubbi su questi risultati perché coinvolgono aspetti culturali che finiscono per interferire nella vita pratica: l'uomo non piange, non aver paura, non fatevi prendere dal panico. Forse uno studio applicando metodologia diversa non rivela gli stessi valori.

Quello che posso dirvi è che questo sentimento in me (che ci distrugge emotivamente) ha impiegato troppo tempo a placarsi; era come se la tempesta non passa mai e raggi continuare a cadere sopra la mia testa. Ma solo amare una persona veramente un'anima pura come il mio può calmare e farmi sentire protetta ..

Ma io non suppongo essere un buon insegnante o un buon psicologo per tutte le donne che sono con me e hanno un problema simile mai manifestato o espresso. E 'triste pensare che le mie parole sono vane, non aiuta una donna.

Le probabilità ci sono nel disturbo di panico. La teoria è che in questi casi un falso allarme si spegne senza motivo e la persona reagisce come se avesse un problema fisico. Come una palla di neve, i sintomi (tachicardia, tremore, mancanza di respiro, sudorazione, vertigini) aumentare la paura e l'intensità della crisi e ci si sente sull'orlo di un attacco di cuore o ictus.

Il comportamento dei pulcini ricorda che nel regno animale, l'aspetto del predatore fisso sulla preda è un segno di pericolo. È interessante notare che, il fobico sociale sente anche le spalle al muro quando le persone lo guardano. Imagine essere osservati e valutati, preferibilmente negativo, che aumenta il grado di ansia.

Non posso dire che gli uomini non soffrono di problemi negativi, che li portano a diventare mostri pericolosi, ma scaricano tutta la loro insicurezza e traumi per il gentil sesso, che è una donna dolce. Non so se gli attacchi di panico sono più frequenti nelle donne, o se sono sinceri ad ammettere crisi. Gli studi indicano, tuttavia, che la depressione, il panico, ansia e fobia sociale sono disturbi che colpiscono più femmine. Ho alcuni dubbi su questi risultati perché coinvolgono aspetti culturali che finiscono per interferire nella vita pratica: l'uomo non piange, non aver paura, non fatevi prendere dal panico. Forse uno studio applicando metodologia diversa non rivela gli stessi valori.

Per quanto riguarda i farmaci, alcuni antidepressivi sono per controllare gli attacchi di panico, ma questi farmaci non funzionano in caso di evitamento fobico. Bisogna affrontare le situazioni che causano paura. Se è difficile farlo vivo, si ricorre ad una tecnica chiamata desensibilizzazione sistematica o l'esposizione alla fantasia.

Ci sono molte parole che sono simili a questo che ho intitolato il mio testo, che causano disastri catastrofici negli esseri umani, come l'invidia, la fobia che vive in mezzo alla folla, l'avidità, la mancanza di amore per la propria prole, come accade in "Stato islamico", che fanno i loro figli una bomba vivente, volendo mostrare la sovranità, diffondere il panico nel mondo, considero i figli di ignoranti demoniaca e folle come usano le loro mogli come u; una filosofia arcaico che né il museo accetta evoluto .... Si fermò in tempo.

Da parte mia ho iniziato a studiare il comportamento maschile e non mi considero un incolto per conoscere la differenza di un uomo amorevole, un fallo. Non ero felice .... Ma lo farò, perché sono ora in grado di respirare l'amore, pensare all'amore come felicità e parità.



Testo di: JUSSARA SARTORI
Scrittrice, Poetessa & Freelance