quarta-feira, 20 de novembro de 2013

L' INVOLUZIONE DELL' UOMO-MASCHIO

UN ECCIDIO DI DONNE  (VIDEO - MESSICO)



Ho avuto da un' amica un video. L' ho visionato. L' amica mi aveva accennato sul contenuto. Per qualche giorno ho valutato se pubblicarlo oppure no. Tale è la crudeltà in esso manifestata. Si tratta di un crudele o meglio un eccidio di quattro donne in Messico. Sono immagini molto, molto dure e crude.

Lo descriverò, ma ho deciso di non farlo vedere per due motivi: 1) Per non sconvolgere chi è sensibile anche se dal mio punto di vista riterrei giusto che fosse visto, ma c'è sempre il rischio che persone molto sensibili e non preparate, possano avere traumi psicologici; 2) Per il fatto che potrebbe essere visto anche da chi ha o potrebbe, avere simpatie per l' orrore, il massacro o la distruzione di corpi, praticamente da chi potrebbe avere gravi patologie psicotiche ed arrivare anche ad emulare, visto che ultimamente in Italia si è arrivati anche a provocare alla donna l'acidificazione, una barbarie usata in Asia sopratutto e non solo.

La sequenza è terribile, ma ciò che ne esce è la difficoltà, una volta visto il video, di considerare l' essere umano o meglio di posizionare l' essere umano-maschio o gli esseri umani - maschi nel video, in una ipotetica scala evolutiva, meglio se involutiva. Una scala al ribasso, che oltrepassa la bestia o animale o belva, che vive di istinto.

Si può dire, senza esagerare, che gli uomini-maschi nel video, possono essere tali solo come sembianze fisiche esteriori, ma poi ciò che compiono, diventano o sono dei contenitori di vera follia o pazzia o forse anche peggio, dove la mente è oscurata da un nero piombo dove da molto tempo non filtra la benché minima scintilla di luce della ragione.

Certi fatti accadono ed a volte nei servizi giornalistici vengono narrati o descritti cercando le parole giuste per evitare di suscitare orrore, oppure ne fanno vedere le parti meno cruente, almeno nei media pubblici. A volte, però si dovrebbe vedere nonostante tutto, nonostante l' orrore, certe realtà per prendere consapevolezza di cosa è capace l' essere umano cosiddetto, quando non ha più codici morali e leggi condivise da rispettare.

Praticamente quando gli istinti più beceri e malvagi emergono dal profondo della psiche, da un profondo "animalesco" che regna nelle profondità di un inconscio primordiale che non riconosce il valore della persona, ma sopratutto una egemonia mentale dove il "sangue versato" regna come regola. In questi casi ci si confronta con qualcosa che non è umano né animale, ma qualcos' altro di difficile catalogazione.

Certo è, che in questo mese di novembre dedicato con molti eventi alla lotta contro la violenza alla donna, potevo pensare che sarebbe stato un video adatto, nel senso di evidenziare quanto sopra, ma i motivi sopra descritti mi fermano, perché la violenza che la donna subisce, in quanto donna, ha già da tempo superato qualsiasi confine mentale di decenza, di ragione e di rispetto. Credo che vedere decapitare, quattro donne, con il machete e poi letteralmente tagliate a pezzi con la scure in un mare di sangue, e smembrate da uomini con il viso coperto (pure vigliacchi), sia una visione che si può evitare.

Quindi, credo che la donna soffra già più del dovuto, fermo restando che anche se descritto così, cioè con poche parole, è giusto ritengo, saperlo. L' ho guardato tutto, il video, e per diverse ore quelle immagini hanno rimbalzato nella mia mente, rimbalzando e cozzando tra le sue pareti incredule in cerca di un perché. Ovviamente non l' ho trovato, perché non esiste mai un perché e neanche un motivo alla violenza e meno che meno in quel modo orrendo ed efferato.

Ma, rimane la conferma di un tetro buio mentale che ha volte, forse troppe, si impossessa dell' essere umano, superando tutta la scala evolutiva a ritroso per superare anche le bestie. Una spaventosa caverna mentale abitata da mostri mentali difficili da posizionare, come dicevo, in una ipotetica scala di regresso mentale. 
Trascorsi alcuni giorni, le immagini non rimbalzano più nella mente, non perché ho dimenticato, sono convinto che non dimenticherò quelle povere quattro donne, ma perché in me c'è la consapevolezza che ci sono anche esseri umani ricchi dentro e che si impegneranno e si impegnano tra mille indifferenze affinché la donna possa con pieno diritto avere la sua dignità come persona alla pari con l' uomo, e che l' uomo si liberi dell' oscura caverna mentale in cui è chiuso.



Testo di: ROBERTO ROSSI
Scrittore, Poetta & Pitore

2 comentários:

  1. Grazie carissima Jussara, per aver pubblicato l'articolo.

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  2. Non c'è bisogno di ringraziare. Cosa devo fare per te? Un bacio del cuore.

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