quinta-feira, 14 de agosto de 2014

SE L'UOMO RIMANE PRIMITIVO... ANCORA IL MEDIEVO CHE BUSSA ALLA PORTA

 


... per poi scardinarla, buttarla giù ed entrare nel quotidiano.
Non è facile affrontare certe tematiche davanti ad immagini terribili che ci mostrano migliaia di persone in fuga e costrette a farlo, solo perché sono di religione diversa, da chi nella propria mente vive il medioevo.

Nel XXI secolo siamo ancora fermi a guerre di religione.
Davanti alle immagini oltre all'incredulità di tale follia, cresce la rabbia verso chi, ha colpevolmente ignorato i fatti che giorno dopo giorno si facevano sempre più violenti contro la popolazione o meglio le popolazioni.

Armi in pugno ammazzando e distruggendo tutto ciò che incontravano e ritenuto diverso dal proprio pensare.

Sempre tante armi a disposizione. Sempre qualcuno che ha interesse a fornirle.
Un ritorno al passato e fuori dal tempo ed ancora la causa è l'uomo (genere), sempre lui. Una mente che non riesce a crescere, maturare, elevarsi, nella ragione, nella cultura e sopratutto nel rispetto di pensieri diversi.

È difficile accettare questi scempi, anzi non sono accettabili. Non lo è da nessun punto di vista. Qui, deve riemergere quella parte dell'umano, che ancora crede nella diversità culturale, nel rispetto alla vita, di fermare questo scempio, di unirsi mettendo da parte eventuali divisioni per fermare tale orrore.

Molto commovente l'appello, messo in onda oggi, 9 agosto 2014, in TV, della deputata irachena in Parlamento in Iraq, dove tra le lacrime a implorato i parlamentari a intervenire contro il massacro e di mettere da parte le divisioni ed essere uniti.

Qui si tratta di fermare chi è contro l'Umanità, e contro il valore della vita. Non c'è religione che tenga quando si uccide, si stupra, si massacra. Non c'è alcun Dio così crudele, ma c'è l'uomo (genere) e la sua vuota mente essere crudele e primitivo che osa per un suo personale potere, offendere l'intera Umanità e davanti a quelle immagini di persone in fuga nel deserto, ci dobbiamo sentire uniti a loro, anche se spiritualmente, perché materialmente altri si devono impegnare come dovere davanti all'Umanità intera.

Nella storia dell'Umanità, spesso purtroppo alcune religioni sono state imposte ed ancora accade, con massacri, torture, orrori, ecc. Vedi il cristianesimo ma non solo. La religione essendo uno stato spirituale dell'umano in cerca di qualcosa di supremo per "sopportare" il suo stesso limite come umano, cerca qualcosa di divino in colui che tutto ha creato, per chi vuole credere. Un credo spirituale, una religione, non dovrebbero essere imposti, ma cercare di studiarli, capirli, conoscerli, comprenderli, in libertà di scelta, allora sì, è essere veri credenti. Se imposta, una religione, è, e rimane solo una maschera per nascondere il potere temporale, materiale e politico, che esula dalla vera spiritualità e dalla fede.
 
 Una religione imposta oltre tutto con il terrore e la violenza, limitando o impedendo del tutto, la libertà della persona, non può essere definita religione o fede religiosa, ma una forma autoritaria e dittatoriale e teocratica, che nell'imposizione stessa dimostra e mette in evidenza la vera natura e le intenzioni di chi la usa come arma.

A me non interessa a che religione appartengono o professano, per me sono persone, e quindi sacre per il valore di vita che ognuna di loro porta con sé. taQuesto deve essere il nostro pensiero che deve far alzare la voce a difesa del valore della persona, indipendente dalla cultura o dalla religione di appartenenza.
 
 
 
Testo di: ROBERTO ROSSI
Scrittore, Poeta & Pittore





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