quarta-feira, 12 de novembro de 2014

L’ ESSERE UMANO E L’ ASSENZA D’ ESSERE – CAMMINO SUL CRINALE DEL TEMPO – Testo e poesia di Roberto Rossi


L’ ESSERE  UMANO  E  L’ ASSENZA  D’ ESSERE

La specificità dell’essere umano o uomo, come si usa dire, ma io preferisco dire, umano, in quanto comprende i due generi senza necessità di distinzione, “sarebbe” quella di essere dotato di ragione o raziocinio.

È l’ unico essere animale vivente su questo piccolo, piccolo pianeta ad essere dotato in modo così specifico. Che subentrino poi forti dubbi sull’ uso di questa specificità è più che legittimo.

La storia dell’ umanità è il vero resoconto dove nascono questi dubbi per me reali. L’umano, nessuno può smentirlo, ha avuto la sua evoluzione, non sempre per positività o almeno non solo. Se l’essere umano pone in primo piano solo se stesso come punto di riferimento e tutto il resto deve girargli attorno od essere sottomesso al suo volere ed al suo dominio, sì, i dubbi esistono e molti. La psiche di cui è dotato, è sicuramente complessa avendo avuto nel corso della storia una grande evoluzione ed è strutturata in modo da poter andare oltre l’istinto, volendo, che lo caratterizzava dall’inizio del suo percorso su questo pianeta, e quindi da poter valutare a seconda della convenienza il pro e contro.

Se poi l’essere umano per coprire i suoi evidenti limiti si spinge a creare spiritualità soprannaturali dove cercare ipotetiche forze e da queste trasformarle in potenti armi o condizionamenti restrittivi alla libertà personale e di dover assoluta obbedienza, pena tortura o altro, allora significa che ha attinto ad un lato oscuro della mente stessa. Nella nostra epoca “moderna”, per me non lo è affatto, infarciti e travolti da tsunami di informazioni continue e costanti, dove fatti e misfatti anche lontani sono immediatamente conosciuti, nel bene e nel male, travolgendo la mente che assorbe ma non approfondisce, catalogando in una ammucchiata il tutto mescolando buono e cattivo, utile e inutile, sporco e pulito, valori e il contrario netto di essi, ma fatti passare per ottimi, si rischia di avere una palude dove non si comprende più dove sta la riva per salvarsi e cioè la ragione.

Se si perdono i valori di riferimento, quelli condivisibili, quelli che vanno oltre l’io, che sono serviti a costruire una società umana dopo l’inverno della mente con milioni di morti, e si crede al proliferare di ciarlatani, in patria e non solo, senza storia né cultura, allora si perde anche il senso di essere persone diventando dei banali sudditi. Se l’ego prevale come arma, al quale ci si deve soggiogare, allora la mente ha davvero perduto.

Spesso l’umano si mimetizza dentro false ideologie infarcite di inganni dove l’interesse individuale prevale mascherato da valore di massa, oppure intenzioni di potere assoluto infarcite di fede religiosa per masse ignoranti e tenute tali perché fanno comodo così, perché l’istruzione è nemica di queste menti. Se perdiamo il senso del Sé, come valore di persona e come tale degna di rispetto e libertà individuale, se perdiamo questo senso, saremo alla mercé di individui assolutisti.

L’Essenza d’essere persona, cosciente e consapevole di questo valore, determina il rifiuto di imposizioni varie, sfociando nel diritto di ribellione. Quindi, tutto questo si deve sviluppare attraverso la cultura del senso di avere e mai perdere, quel valore ricco di unicità che è il valore di essere persona. Ogni persona è unica, simile agli altri, ma unica ed è questa sua unicità che lo rende sacro e degno di massimo rispetto.

Ogni persona appartiene alla razza umana, unica razza umana esistente sul nostro pianeta e non razze diverse. Ci sono diverse etnie, certo, ognuna con la sua cultura, ma tutte appartenenti a questo pianeta che ha una sola razza umana. Se l’istruzione, la libertà di pensiero, il valore della persona, i Diritti Umani, sono considerati nemici, allora significa che la mente ha deragliato dalla ragione se ne è distaccata per precipitare nel baratro oscuro di una psiche primitiva e istintiva, priva di ragione, perciò la possiamo definire, animalesca.

Forse l’evoluzione dell’essere umano non è compiuta, manca la coscienza d’essere e la consapevolezza di avere una grande facoltà mentale, ma usata poco e male. I fatti di questo periodo confermano questa tesi.


Testo di ROBERTO ROSSI
Scrittore, Poetta & Pittore

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