segunda-feira, 10 de dezembro de 2012

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE CHE IL 25 NOVEMBRE NON RIMANGA ISOLATO



Un numero imponente di donne uccise in Italia , solo nel 2012. Una situazione dove la donna stessa non è tutelata dalla legge e dalle strutture che dovrebbero farlo. Una situazione scioccante sul profilo umano, psicologico, sociale, etico, diventando una vera emergenza sociale. Una violenza che smaschera l'immaturità culturale dell'uomo-maschio, non in grado di gestire un cambiamento che si è verificato e che non coincide col suo "autoritarismo" e, che sconfina in un "deforme demone mentale". Una società umana non in grado di valorizzare la donna, come Persona, prima di tutto, ma confinandola in una sorta di "limbo d'inferiorità", non può e non potrà mai, definirsi una società civile. Una società umana che nella sua legislazione non consente una vera applicazione dei Dritti Umani a tutte e due le "entità umane", non può definirsi, società civile. Può essere un agglomerato umano, ma di sicuro non strutturato da forma civile. A questo punto, urge a livello politico, istituzionale, etico e di formazione intellettuale, una vera, reale, presa di posizione per andare oltre le parole, oltre un continuo bla, bla, bla, di facciata, ed applicare dal vero, tutto ciò che serve per difendere la donna da questa involuzione psichica da parte dell'uomo-maschio. Il  quale, sta dimostrando uno spaventoso vuoto culturale che ha del "primitivo". Un vuoto di Cultura, dove la Ragione è completa mente assente. La violenza e l'omicidio sono, non solo un delitto e un grave sintomo psichico ma, una reale, grave forma di "istintività primitiva", che allontana l'individuo dalla Ragione stessa, dal momento che non è in grado di affrontare un cambiamento in atto dove il rapporto a due non è più in equilibrio. Necessita una considerazione di fondo: perché nella società italiana, la donna non è considerata una Persona alla pari all' uomo, ma spesso, se va bene, una persona di serie B? Perché, non si interviene seriamente a sua difesa, avendo diritto, tanto quanto l'uomo, all' applicazione dei Diritti Umani ? Perché, non siamo pronti ad una seria evoluzione culturale ? Siamo pronti a questo ? Io credo che l'Arte e la Cultura, abbiano non solo il compito, ma anche il dovere, di impegnarsi seriamente, in tutti i modi, nel diffondere quell'evoluzione culturale utile a far capire che la violenza non sarà mai una soluzione e che il Rispetto della Persona, viene prima di tutto il resto.

Testo di ROBERTO ROSSI
                 pittore e poeta 

                                                                            

E  DI  TE  DONNA   POCO  È  STATO  CAPITO


Lo porti con te
da quando sei nata.
Senza di esso
non esisti.
Cresce con te.
Lo puoi odiare.
Lo puoi amare.
Può esserti amico...può essere nemico.
Si trasforma...cambia.
Lo puoi modellare.
Lo puoi guastare.
Lo copri.
In libertà lo scopri.
A volte
lo devi velare
anche se non vuoi.
Terribili folli punizioni...altrimenti.
Lo ami.
Lo manifesti.
Diventi esca.
Diventi preda.
Lo nutri
a volte troppo,
a volte...poco.
Con esso
vai dove vuoi.
Può essere desiderato
amato, coccolato, posseduto,
martoriato, rotto.
Ma tu
sai...senza
l'Amore...diventa oggetto,
diventa odio,
diventa violenza.
A volte
diventa... morte.
Tu donna
questo lo sai.
La Storia è scritta sul tuo corpo.
Corpo.
Il tuo Corpo.
È poesia, è arte, tenerezza, bellezza, rispetto... mai cosa.
E di te Donna,
poco è stato capito
oltre il tuo corpo.



Poesia di ROBERTO ROSSI
Pittore e poeta ROBERTO ROSSI

Um comentário:

  1. Parla "violenza nazionale" con più chiarezza e dinamismo giornalistico e poetico è impossibile. Cerchiamo il comune, ciascuno a suo modo, l'attenzione di tutti i nostri lettori ad un problema che è stato torturato donne di quasi tutto il mondo. Abbiamo bisogno di persone per segnalare e aiutare le donne che vivono nell'ombra, nascondendo la sua paura per sé o per i propri figli per proteggere se stessi, perché solo allora avremo un mondo più degno e felice.

    Exprimir-se sobre a "violência domèstica" com mais clareza e dinamismo jornalístico e poético é impossível. Nós do Paritário procuramos, cada um a seu modo, chamar a atenção de todos os leitores para um problema que vem martirizando às mulheres de praticamente todo o mundo. É preciso que as pessoas denunciem e que ajudem às mulheres que vivem na sombra, ocultando o seu medo, por si mesmas ou para protegerem seus filhos, pois só assim teremos um mundo mais dígno e feliz.

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