quarta-feira, 1 de outubro de 2014

POPOLI CHE S'INCONTRANO: - UNA SPERANZA PER UN MONDO NUOVO

Pella bella cornice del Parco della Favorita a Valdagno (VI), ieri (28 - 9 - 2014) nel pomeriggio si è svolta la Festa dei Popoli, scaldata da un piacevole sole estivo. Culture diverse si sono incontrate in un tripudio di colori, danze etniche, meravigliosi idiomi, specialità gastronomiche etniche, lavori artigianali ed evidente gioia e serenità tra le persone.
 
 
 Ha aperto la festa una giovane e bravissima violinista lituana che assieme ad altre due signore connazionali, portavano sulle spalle ognuna uno scialle con un colore della loro bandiera, dando il benvenuto. Molte le persone presenti cha hanno contribuito a dare un senso davvero di multiculturalità che poi, è il presente dell'Italia, come del resto molti altri paesi europei.
 
 
 Una positività spesso non riconosciuta da mentalità ottuse e chiuse. Ho avuto l'onore e il privilegio di essere invitato come poeta dalla mediatrice culturale Marina Grulovic, dell' Associazione Immigrati Vicenza, organizzatrice assieme ad altre mediatrici culturali della festa. Festa promossa dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Vadagno.

Emozionante, dopo le belle e affascinanti danze etniche, è stato assistere alla lettura di alcune mie poesie dalle stesse mediatrici culturali, che assieme si sono alternate sul palco, alla lettura ognuna di alcune strofe, partecipando insieme all'interpretazione dei testi, percependo la loro passione, il loro sentire del contenuto racchiuso nelle parole lette. Un momento davvero emozionante nel vedere quei volti, provenienti da varie parti del mondo, leggere appassionatamente quelle parole da me scritte. Quei contenuti che in vari modi parlavano proprio di loro, delle loro speranze, delle loro emozioni, delle loro difficoltà, dei loro percorsi di vita, dei loro sogni. 
 

È stato un vero dono, quello che mi hanno fatto e devo con tutto il cuore ringraziarle per questa loto interpretazione. Poi, andando al contenuto della festa, auspico che si possano ripetere, essendo un mezzo che può unire e non dividere le persone. L'arte e la cultura e chi crede in queste specificità umane, sono ponti che uniscono e non dividono, per questo ci si deve attivare per il loro contenuto altamente positivo.
 
 
 Non nascondo le difficoltà reali che ci sono da una parte e dall'altra, ma io credo, che le difficoltà esistono quando ci si chiude dentro se stessi; se invece ci accomodiamo a sederci una accanto all'altro, per ascoltare e non solo sentire, tenendo presente che tutti noi siamo persone allo stesso livello seppur con culture diverse, allora sono certo le difficoltà si smussano, altre si  eliminano.
 
 
 Ci sono storie umane in queste persone, di questi nuovi cittadini, che in modo impressionante assomigliano a molte già vissute dagli italiani un po' di anni fa. Questo non va dimenticato, ma bensì, ricordato per comprendere e capire queste persone che amano ancora la loro lontana terra, ma sanno amare anche questa che li accolgono. Incontrarsi, per guardarsi negli occhi, ascoltare, conoscere attraverso loro, il mondo che ci circonda.
 
 
 Un arricchimento culturale che ci servirebbe e molto. In definitiva, una festa davvero bella e da parte mia, con le diverse persone che ho avuto modo di incontrare e dialogare, sia italiane e non, ho avuto ancora ma già lo sapevo, che se vogliamo, anche se diversi nelle culture, ci sono le basi per una convivenza vera nel rispetto reciproco e condiviso.

La poesia qui pubblicata, è una di quelle lette dalle mediatrici culturali. Ancora un doveroso grazie a loro.
 
 
 
Testo di: ROBERTO ROSSI
Scrittore, Poeta & Pittore

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