domingo, 22 de junho de 2014

PICCOLO MONDO "MODERNO"


Stupore, angoscia, rabbia, impotenza, paura.Alcuni dei sentimenti che in questo tempo ci avvolgono, ci opprimono. La cronaca di fatti cruenti e tragici, che nel mio paese, l'Italia, continua "sfornare" come un malefico forno sul fenomeno "femminicidio", è la causa di tali devastanti sentimenti. È solo un fenomeno ? Una oscurità mentale dove l'uomo-maschio, sta letteralmente deviando dalla ragione per ciò che riguarda in particolare il rapporto relazionale nei vari aspetti con la donna. Emerge da tutto ciò una tragica certezza: il maschio non è in grado di relazionarsi con la donna. Emerge altresì, nella mente quel fattore primitivo e quindi mai maturato o evoluto del possesso della donna. Di averne il diritto, di credere che sia "cosa sua".Una vera follia lontana anni luce dalla ragione e dalla mente aperta, ma anche una tragica realtà dove la mancanza di una vera reale maturità intellettuale e culturale di valori e del rispetto della persona, ha creato un oscuro baratro mentale, dove esso stesso, l'uomo-maschio, con i suoi fantasmi psichici si è inabissato.

È difficile essere o stare calmi, essere sereni o positivi, davanti a tali fatti e nefandezze. È difficile essere calmi davanti ad una, spero sia solo apparente, indifferenza da parte delle istituzioni.Sembra che il tutto sia confinato e relegato alla cronaca e relativi processi. Il fatto accertato è, che si è creata una strisciante angoscia, rabbia, impotenza, paura, nella donna, ma anche in quegli uomini che riescono comprendere la "fenomenologia" di questi terribili eventi. Non è accettabile in una società umana che crede d'essere "civile", ma nei fatti non lo è, che la donna non sia tutelata e sopratutto valorizzata per il suo valore come persona.

Non solo, ma che non venga in alcun modo considerata nei fatti, una persona alla pari dell'uomo e valorizzata come tale in tutte le varie fasi della vita sociale, economica, relazionale, all'interno della società umana. Viene da pensare che non siamo molto diversi da altre realtà nel mondo, in questo granello di sabbia che è la Terra, che dalla nostra arroganza occidentale, non perdiamo occasione di considerare "inferiori" altre tipologie di società umane. Mentre nei fatti non siamo per nulla diversi.
Forse, si dovrebbe a livello istituzionale e legislativo essere, nei fatti, più presenti, ma anche nella scuola con programmi mirati e non solo occasionali, affinché si cerchi di creare nuovi cittadini consapevoli. In questo campo, la scuola, siamo ancora molto, molto lontani a comprendere l'importanza ed il valore di tale istituzione come fonte per istruire e formare i nuovi cittadini nel campo dei Diritti Umani. Materia considerata inutile o quasi. Questa sì, è una vera nefandezza!!

Come si può pensare ancora di considerare la donna, perché donna, una cosa o qualcosa di meno  dell'uomo (genere) ? Perché noi uomini siamo così crudi, immaturi, ignoranti, paurosi, da pensare di aver diritto di possesso di una persona ? Forse non siamo capaci di accettare di avere una valida controparte, perché la storia dell'umanità è sempre stata gestita da noi uomini ? Perché, noi uomini siamo ancora dentro alla caverna mentale di un ego ormai scaduto, e non siamo capaci di considerare, la donna, una persona che ha saputo fare importanti passi nella direzione culturale e di lungimiranza ? Come mai e perché, non capiamo l'importanza del valore che è persona quanto noi, con diritto ai Diritti Umani alla pari, con Diritto alla sua autodeterminazione, al Diritto alla sua libertà personale ? Quanto noi uomini abbiamo da imparare ancora per uscire da quella caverna mentale, da quella oscurità, che ci condiziona e ci porta a comportamenti lontani anni luce dal cosiddetto Homo Sapiens Sapiens, o meglio da quella fantomatica Ragione.

Sembra che il mondo in cui viviamo, questo granello di sabbia sperso nell'universo infinito, o meglio noi che viviamo su di esso, e crediamo d'aver costruito un modo di pensare equilibrato, forse a senso unico e quindi non può essere equilibrato, forse, dovremmo avere l'umiltà di iniziare a pensare nel senso letterale del termine e pensare, significa anche mettersi in discussione. Per farlo ci vuole coraggio e cultura, quindi una mente aperta, che non è quella all'interno della caverna dove ancora noi uomini (genere), abitiamo. Per questo c'è necessità urgente di un impegno serio a livello di istruzione affinché si arrivi a fare una reale azione attiva di consapevolezza e coscienza sul valore del rispetto alla persona. Sembra, invece, che ci siamo persi nel nostro universo psichico. Sembra che si sia persa la rotta. Un universo immenso dentro di noi, di esso, usiamo meno della metà e di quella metà. Ne facciamo scempio. Allora forse è lì, che, noi uomini (genere) ci siamo persi.Ci siamo persi nel nostro piccolo mondo "moderno".



Testo di: ROBERTO ROSSI
Scrittore, Poeta & Pittore

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