terça-feira, 3 de dezembro de 2013

UNA FINESTRA FUORI E DENTRO DI ME



UNA  PROBABILE  "BANALITÀ...?"

6,30 del mattino. Terminati i sogni notturni, mi alzo per preparare la colazione. L'inizio della giornata ha un valore particolare, una particolare intimità di pensiero. Ogni mattino al momento di preparare la colazione, sbircio dalla finestra della cucina per osservare qualcosa di emozionante, potrei esagerando dire, unico, oppure non è affatto unico.
 È sempre questione di sensibilità. Oltre la finestra a pochissimi metri, saranno 5-6 a ridosso del muretto di confine vi sono 4 tigli con grosso tronco ma non alti come dovrebbero essere, perché ogni anno vengono "castrati", non potati, ma castrati.
 E sui loro sottili rami ogni giorno c'è un gruppetto, una piccola compagnia di amici, passeri veramente, che "festosi", così li vedo io, arrivano in picchiata per posarsi su quei rami e nell' impeto "dell' atterraggio" dondolano sulla elasticità degli stessi come fossero degli allegri bambini sull' altalena.

Si rincorrono, svolazzano, passano di ramo in ramo, saltellano, si puliscono, una intensa vivacità nel loro "abitare" temporaneo su quei rami. È una gioia, un momento davvero emozionante vedere ciò. È un piccolo momento di natura, un suo spaccato, tra le case indifferenti. Rimango lì, affascinato e se mi avvicino troppo alla finestra è tutto uno svolazzare per fuggire, in quanto sono un intruso e rimango ad osservare il dondolio dei rami rimasti vuoti. E così il groviglio quotidiano si attenua davanti a quanto vedo.

Un quotidiano che spesso non concede spazio alle emozioni positive, quelle che nutrono la psiche, anche con poco e ci parlano dentro. Osservare quei batuffoli di piume, così frenetici, così ricchi di vita, in questa stagione fredda, sembra, con la loro presenza una "decorazione" agli alberi, ora che sotto lo sferzare del vento e della pioggia dei giorni scorsi hanno letteralmente spogliato i rami dalle stupende foglie gialle mettendo a nudo la bellezza sinuosa dei tigli. Per  qualcuno ne sono certo, si tratta di una banalità, e con un certo sorrisino stampato sul volto, ma se fosse così, mi dispiace per quel "qualcuno" e la sua aridità d' animo.

Banalizzare le emozioni scaturite dalle piccole cose, sembra molto di moda oggi, per rincorrere un "qualcos'altro" in un orizzonte ipotetico e irraggiungibile, diventando una forsennata corsa psichica senza fine e senza merito, portando l' essere umano fuori dal senso del Sé.
 Se si disarciona la ragione dal Sé, perché ritenuta un freno, un limite, un fastidio per essere liberi di intraprendere una corsa affannosa alla ricerca dell' irraggiungibile con un ego divenuto forza tiranneggiante che a dismisura ci condiziona, allora non si può comprendere il senso ed il valore delle piccole cose, perché ormai è stato perso.

Necessita fare pulizia nella mente e comprendere la bellezza di pensiero che è dentro alla riflessione nel guardare dei passeri che saltellano di ramo in ramo, osservare il sorgere del sole e comprendere il senso dell' inizio, osservare la bellezza estetica   dell' albero ed andare oltre e ritenerlo un amico da rispettare e vederne la sua utilità nel sistema ambiente comprendendo la sua esistenza non causale, accettare il valore primario dell' acqua ed il suo essere essenziale per tutti gli esseri viventi dipendenti da essa, oppure seduti sulla sabbia ad ascoltare oltre che vedere, il mare ed il suo raccontare, osservare di notte il cielo stellato e comprendere la bellezza e la sua immensità che circonda questo granello di sabbia chiamato Terra, tutto questo potrebbe essere quella poesia emozionale ed arricchente che ci serve.

Orizzonti. Orizzonti mentali. Orizzonti fisici. Orizzonti, dai quali ricavare nutrimenti per la psiche. Emozioni attorno a noi, che sono lì, anche per noi se sapessimo carpirne il valore senza affannarci in una folle corsa alla ricerca di un ipotetico appagamento irraggiungibile e non soddisfa mai ed oltre quel "mai" sta la nostra debolezza. Riuscire ad estrapolare certe emozioni da piccoli momenti che ci vengono concessi, potrebbe essere quel nutrimento psichico utile a staccarci un attimo da quel quotidiano che infetta la vita.

Certamente non è facile tutto questo, quando ci sono situazioni di sofferenza, di tristezza, di violenza, di difficoltà economiche che opprimono. Quando succede questo, il pensiero prende altre vie più cruente e tristi, ma se ci alleniamo a prestare attenzione a quelle emozioni che a volte ci stanno attorno, semplici, piccole, ma mai banali, ci possono dare quelle perle di forza per comprendere certe importanti essenze "nutritive" per la psiche e di cui la stessa psiche ha bisogno e magari darci consapevolezza che a volte il "poco" potrebbe donare ciò che il troppo o l' ingordigia psichica non riesce.

La Natura, quando non è violenta contro chi di essa si comporta da "aguzzino", può donarci momenti magici, ricchi di profondità, di riflessione, di estasi. Certo è, che quando l' essere umano ignora il rispetto verso la Natura, sua culla di vita, e quindi anche contro se stesso, allora può essere difficile notare, comprendere, vivere, emozioni positive dopo lo sfacelo. Quando noi umani comprenderemo che rispettare Madre Natura ed il suo manifestare significa rispettare anche noi stessi ?Quando comprenderemo che dalle piccole cose possiamo crescere intellettualmente e comprendere che il rispetto è la via per conoscere anche noi stessi ?



Testo di: ROBERTO ROSSI
Scrittore, Pooetta & Pittore

Um comentário:


  1. Mio caro Roberto. Avere una finestra dentro e fuori di me è una bella cosa così possiamo creare natura mozzafiato, di pura emozione della natura. Dentro di me, che la natura può essere un semplice prato in fiore, o anche una bella farfalla viola si ubriaca nel loro polline .... Posso essere una rondine migra alla natura che accarezza e riscalda i nostri cuori in modo che non gela in inverno la neve,,, come anche può essere il tuo angelo custode, che è sempre protegge in modo che i vostri pensieri positivi sono sempre attivi e al lavoro per aiutare i meno fortunati. Un abbraccio con affetto, dolce poeta.

    ResponderExcluir