segunda-feira, 9 de março de 2015

UN NUOVO GIORNO


Violente mani
mani sacrileghe
hanno cercato
d'offendere
il tuo diritto d'essere.
Hai vacillato
mentre l'angoscia
ti prendeva tra le sue spire.
Mancava il respiro
la paura scavava
dentro te.
L'essenza tua
di donna
come àncora di salvezza
t'ha fatta risorgere
dall'inferno di chi
nulla ha di te compreso.
Una nuova alba
è sorta in te
sorgerà il tuo sorriso
che avvolgerà il mondo tuo.
E tu
ancora e ancora
dentro te
nascerà un nuovo giorno
solo tuo
che nessuno
macchiare potrà.
E tu
nella bellezza della mente tua
risorgerai
nel diritto tuo
d'essere donna.


Poesia di Roberto Rossi
Pittore, poeta, scrittore

UOMINI E IL MONDO FEMMINILE



IL CORAGGIO  DI  GUARDARSI  DENTRO


In questo mio scritto desidero rimanere nei confini del mio paese, l'Italia, non per dimenticare altre situazioni simili o peggiori nel mondo, ma perché è inaccettabile che nel mio paese che ha conosciuto l'Umanesimo e dove si parla di Diritti Umani, esista realmente un pensiero deviato nei confronti della donna e le conseguenti nefaste azioni ostili. Il comportamento, il pensare, il considerare e l'agire dell'uomo (genere) lascia alquanto perplessi per le modalità persecutorie nei suoi confronti.
Molte sono le forme persecutorie in atto nei confronti della donna. I femminicidi e il considerare la donna qualcosa di meno dell'uomo stesso, sono sintomi mentali di una cultura arcaica o subcultura ancora presente e diffusa in un quotidiano convulso e di un comune pensare nelle più diverse situazioni della vita sociale. Da questo pensare deviato non sono escluse le nuove generazioni.
L'azione persecutoria che si instaura nella difficoltà relazionale dove l'uomo (genere) impone la sua volontà credendo d'esserne autorizzato, lo porta alla violenza verbale,   alla violenza fisica e per arrivare all' uccisione (femminicidio), adottando forme di umiliazione, di terrore, con minacce, pedinamenti, approcci violenti, assoggettandola al suo volere, impedendo di fatto alla sua libertà d'essere persona.
In questo stato di violenza si ravvisa una forma eclatante e per nulla trascurabile di razzismo di genere.
Infatti non è accettabile in un paese che dovrebbe essere civile e moderno, che si è dotato di democrazia, che ha firmato la Carta dei Diritti Umani e collocato in quell'occidente "evoluto", dover assistere a tali situazioni razziste e violente di genere, appartenenti, si credeva, a situazioni culturali in paesi meno sviluppati sui Diritti Umani, di altre aree geografiche. Non è così.
La maggior parte di questi femminicidi accade in ambito famigliare, un fatto che fa pensare e molto. 
Questo stato di cose fa emergere uno squilibrio non solo culturale, ma anche uno squilibrio di natura psicologica, di una immaturità ed una incapacità relazionale con l'altro sesso, da far pensare che in un certo numero di uomini (genere) vi è una carenza di natura sociale, una assenza spaventosa di cultura, una difficoltà ad accettare una parità che spetta di diritto, un paritismo ancora lontano ma doveroso da attuare, che ci porta ad alcune domande.
Sembra che l'agire fobico contro la donna sia una forma di autodifesa a qualcosa che noi uomini teniamo molto, e credendo che questo "qualcosa" sia in pericolo si arrivi al punto di maltrattare, seviziare, violentare e anche uccidere la donna. Che sia quella assurda e falsa idea di avere un potere autoritario, decisionale e impositivo totalmente nostro come diritto acquisito quasi divino? Quel folle pensiero di percepire la donna come fosse una "cosa" da ritenere nostra ? Oppure consapevoli di questa che sembra essere una bufala mentale costruita da tempi remoti ed arcaici, ci comportiamo da razzisti di genere, perché dobbiamo nascondere tale nostro credere?
Questo odio contro la donna dimostra una reale immaturità che ci porta sulla soglia di una mente incapace di vedere la positività di un rapporto relazionale paritario. Abbiamo forse paura di avere una concorrente? O forse addirittura di perdere nel confronto? Se così fosse siamo davvero sulla strada sbagliata in quanto non si tratta di affrontare un conflitto di genere, ma semplicemente di saper relazionarsi nelle varie situazioni in capacità e merito, indipendentemente se donna o uomo.
Tale visione così distorta non ci porta da nessuna parte o forse sì, ci lascia per strada nel senso che lei, negli ultimi 50 - 60 anni, ha fatto passi enormi di emancipazione e questo è motivo di orgoglio e non di invidia o peggio.
E noi, uomini, reagiamo con la violenza? Questo è ciò che sappiamo fare?
Io credo che dovremmo, noi uomini (genere), diventare davvero maturi e adulti, consapevoli che lei, ha tutti i Diritti alla sua libertà, indipendenza ed autodeterminazione, in quanto noi non ne siamo possessori non ne abbiamo il diritto e tanto meno siamo depositari del suo possesso.
Nessuno possiede nessuno se si parla di persona, come valore di unicità quale è ogni persona indipendentemente da età, sesso, capacità, credo religioso, oltre essere un alto valore umanistico e civile. Dimostrare nei fatti questo, diventa un gesto di civiltà e intelligenza. Smetterla di credere che noi (uomini) abbiamo diritti impositivi su di lei. Smetterla di pensare e di credere che con la violenza si potrà avere il suo amore o rispetto. Smetterla di credere che la violenza sia il modo di agire per essere accettati, ma imparare ad accettare un no, a relazionarci alla pari rispettando le sue scelte, la sua dignità, perché ha diritto di avere un suo pensare, vedere, credere, vivere, come chiunque.
Allora sì, si potrebbe iniziare un percorso paritistico dove l'unicità personale è quel valore che ci distingue nel rispetto reciproco.
Allora sì, possiamo diventare adulti. Nessuno ci ha dato questo genere di superiorità sulla donna. Nessuno. Se questo è il nostro pensiero allora siamo fuori strada, abbiamo deragliato dalla ragione.
Certo, è impegnativo conoscere il mondo femminile, ma lo è, perché noi uomini non ci siamo impegnati a conoscerla, ad ascoltarla, così pieni noi, di arroganza e idiota superiorità e violenza. Non abbiamo imparato a guardarci dentro, a guardare il valore della vita, considerare il mondo a due.
Possiamo migliorare liberandoci da quella pseudo forza (fisica) che ci porta alla violenza, e iniziare a provare a rinnovarci culturalmente in un percorso nuovo per incontrarla e non per scontrarci o peggio assoggettarla al nostro volere come dei barbari o primitivi. Se accettassimo quel percorso culturale, di guardarsi dentro, sono certo che scopriremmo un universo migliore, cosparso di emozioni, quelle emozioni che noi uomini, nascondiamo perché ne abbiamo paura e scoprire un modo diverso di vedere il futuro, forse meno violento. Forse.

Testo di Roberto Rossi
Pittore, poeta, scrittore

sábado, 7 de março de 2015

"DIA INTERNACIONAL DA MULHER"


É comemorado no mundo inteiro, sempre prometendo dar um pouco mais de valor à mulher, que pode e é tão inteligente e capaz como um homem de QI mais elevado, apesar que ele, o homem, julga a mulher um ser inferior e, muitos deles, procuram uma maneiro conveniente e convincente de dar sumiço neles, para que não sombreiem o seu espaço na sociedade.
 
 De que adianta eu mergulhar lá no fundo do poço e expor ao mundo ideias brilhantes, fenomenais, para que se possa fazer algo para minimizar a atuação da mulher dentro da sociedade em que vive mas, algumas organizações, espalhadas pelo mundo, começaram a fabricar mentes robotizadas, que só agem para o mau e em prol do mau.
 
 O que tem ocorrido na Europa e na Ásia é a prova de que o próprio homem está querendo dar cabo na vida que Deus criou, com o propósito de povoar o mundo com humanos, já que tinha criado às outras coisas que enfeitam este paraíso "infernal" que nos acolhesse, muitas vezes, de forma precária pois suas mãos asquerosas destroem o que nos foi doado para a nossa sobrevivência.
 
 A qualidade de vida seria de um "Paraíso VIP" se houvesse igualdade mas, como a cada dia que passa, novas formas de torturas são criadas, tantas outras de se matar também....O que foi prescrito ao homem e a mulher foi esfacelado pela mente medonha do mesmo povo que venho citando quase sempre nos meus textos.Já era para eles já terem reeducado suas mentes torpes (creio que eles têm fezes no lugar do cérebro e, daqui alguns dias estarão com diarreia cerebral...
 
 Então eles não poderão nem mais abrir a boca para não deixar seu interlocutor fedido e com nojo.... Como não pensei nisso antes? É isto: daquele lado do mundo vivem latrinas cerebrais.... Que vergonha, que nojo!!!!) Enquanto isto suas belas e inteligentes mulheres têm que viver escondidas dentro de uma burca, só deixando os olhos à vista; em parte isto é bom pois mascara um pouco suas narinas para não sentirem aquele odor insuportável de banheiro que nunca foi lavado.
 
 É bem triste que seja assim pois Deus, também, criou a mulher para mostrar sua beleza, seus atrativos físico, sua sabedoria mental que, aqui, neste aspecto, elas têm que sufocar sua sabedoria para salvar sua pele fresca e suave. Seria imensamente prazeroso pensar e viver num mundo livre e, como sempre diz um amigo meu, longe das gaiolas neurais porque isto não combina com nosso século. Já avançamos tanto dentro da ciência....
 
 Enquanto cientistas (mulheres e homens) lutam para amenizar doenças que eles mesmos procuraram e reproduziram para o mundo inteiro, eles ignoram tanto esforço, tanto estudo para aterrorizar e acabar com mais vidas, Hoje em dia nós, mulheres, temos que nos auto proteger pois o mundo está cheio de femicidas, cheio de inveja, ganancia....

Seria maravilhoso se, neste ano de 2015 mulheres e homens se conscientizassem de como é bonita a paz (que traz perfume, cor e calor).... E, ao invés de um campo de estrume, pudessem todos viver dentro de um jardim do Éden. Amanhã será mais um "Dia Internacional da Mulher". Que todos se conscientizem na paz para não ficarem gerando novos monstrinhos. O meu carinhoso abraço à todas as mulheres do mundo......



Texto de: JUSSARA SARTORI
Escritora, Poetisa & Freelance

quinta-feira, 5 de março de 2015

O INIMICIDIO COMO O CADAFALSO DO MUNDO



Estamos quase chegando em mais um "Dia Internacional da Mulher" e a situação continua, infelizmente pior. Vários pontos negativos apareceram como magia e se introduziram em nosso meio como uma peste, algo muito desumano que está corroendo e corrompendo o mundo. Antes já tivemos o nazismo, o comunismo, o grupo colombiano FAC, que tem estado adormecido e fora dos noticiários atuais.
 
 Agora surgiu o Estado Islâmico  para assolar a paz mundial, intimando jovens em perfeito estado mental, para o seu quartel de horror, que transformam inocentes vítimas em monstros alienados (ou alienígenas?). O que chamam de cultura não passa de uma religião mau estruturada, cujos conceitos e preceitos se acham dentro das folhas de um glossário chamado "Alcorão"; que não passa de um glossário cujo contexto constitui em um ensinamento de perversão, transformando seres humanos em uma máquina mortífera, que transforma bons cidadãos e cidadãs em bombas humanas ou, ainda, tiram a vida de pessoas, em lugares definidos, a fazer o seu trabalho, decepando-lhes a cabeça com uma faca, borrando o chão com o sangue dos inocentes.
 
 Treinam pessoas para cometerem tal sacrilégio; pessoas que já perderam a sanidade com uma lavagem cerebral. E cometem tal ato hediondo e asqueroso numa tragédia exposta ao mundo, através de redes televisivas. Isto me repugna o estômago e o de muita gente do bem. Divulgam em todas as redes sociais todo este horror, que não sabem como evitá-lo e combatê-lo. Colocam a culpa desta arena de horror na cultura. Cultura? Não. meus amigos, a cultura não tem nada a ver com tanta maldade, inverossimilhança. O que acontece e que não há nada que justifique, tanta crueldade.A culpa é de seitas e religiões mau estruturadas.
 
 O Alcorão, lido por pessoas analfabetas, acaba se tornando um glossário de formar assassinos, tiranos, exércitos do mau... Com o cérebro distorcido. Todos que se juntam ao Estado Islâmico nuca é para fazer o bem ou ajudar a modificar aquele povo grotesco paquistanês, libanês, indiano, os da Ásia Meridional, Afeganistão e alguns outros. 
 
Para piorar mais a situação que já se arrasta por um longo tempo, eles passaram a convocar jovens do mundo inteiro, usando não sei dizer por qual método (faz-me pensar que por meio de drogas ilusionistas, que fazem às pessoas perderem a noção da realidade, da veracidade, corrompendo suas mentes, dominando o seu cérebro, para que pensem que toda a podridão do mundo seja um paraíso. 
 
Não consigo entender como tanta crueldade escapa das redes internacionais de espionagens, (que, no meu ver, também são organizações falidas, onde os integrantes veem o que querem... Ou seja, absorver todo o dinheiro que entra nestas transações para criarem novos corruptos que são cavaleiros de Deus.... Usam uma demagogia para atrair sempre mais pessoas, principalmente jovens que, com a mente deturpada por falsas noções de ética). Ao meu ponto de vista, isto é uma desigualdade entre nações e religiões, pois nem elas, atualmente, agem em prol de fazer o bem e sim de destruir uns aos outros.
 
 Antes eu tinha que lutar só contra o feminicidio e a violência domestica; agora a minha consciência de ajudar se estendeu através de fronteiras desconhecidas, ignorando até a demarcação de idioma, castas, direitos e cultura pois, como já citei, tudo o que ocorre no mundo não é culpa da cultura e sim das religiões que pregam metamorfoses para confundir o pensamento das pessoas. O inimicídio age, principalmente nestas áreas, onde a cultura é medíocre (sendo o Deus deles a antiga frase de "olho por olho, dente por dente".
 
 O homem considera a mulher como uma cadela ou uma coelha, parideira de filhas, que já nascem destinadas à morte, como mulheres bombas. A elas é apregoado que isto não é um suicídio induzido e sim o caminho para o "reino de Deus". O inimicídio não tem muita diferença do feminicidio pois, neste segundo o o homem odeia como a mulher se veste, odeiam fazer amor, odeiam tudo que as rodeia. Mas, também é uma forma de diminuir a mulher dos seus dotes culturais, industriais, pedagógicos, de sua estampa bela, majestosa, que sabe dirigir homens e mulheres com pulso forte, deixando de lado o deu lado feminino para trabalhar de igual para igual.
 
 Esta é uma forma correta, culta e inteligente de saber interagir dentro de um todo que abrange todas as culturas, e ideais, de fazer do mundo um planeta equilibrado, onde a paz predomina e ninguém quer ser melhor que ninguém, porque se nem todos sabem, para Deus, nosso criador, não existe diferenças raciais, culturais ou financeiras (por dentro todos nós somos iguais e temos a mesma vontade de viver em um mundo justo)... Mas o homem está fazendo do mundo um cadafalso horrendo, desprezível, onde homens e mulheres são obrigados a doar a própria vida a troco de nada; ficando como lembrança uma poça de sangue no chão.



Texto de: JUSSARA SARTORI
Escritora, Poetisa & Freelance